Lecco: conclusa settima edizione progetto contro dispersione scolastica

Al Centro di formazione professionale Enaip di Lecco si è conclusa la settima edizione del progetto Riorientiamoci Ddif (Diritto-dovere all’istruzione e alla formazione contro la dispersione scolastica), organizzato dalla Provincia di Lecco in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale e la Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Manzoni.

Il progetto si è rivolto ai ragazzi e alle ragazze che interrompono il loro percorso di studi durante l’obbligo formativo, con l’obiettivo di restituire loro competenze e riscrivere percorsi di vita. Anche in questa settima edizione il progetto ha accompagnato i giovani nel difficile cammino verso la crescita, adattando i contenuti alle trasformazioni sociali in corso.

Il gruppo di progetto, guidato da Antonella Cassinelli responsabile del Servizio Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Lecco e Arianna Ravo di Itaca Education e Therapy, ha lavorato per creare un ambiente di responsabilità condivisa con il territorio, coinvolgendo istituzioni pubbliche, servizi sociali del territorio, istituti scolastici di secondo grado e Cfp provinciali.

Numerosi professionisti hanno contribuito alla realizzazione delle attività previste: Marco Gennuso e Camilla Selva di Enaip, Matteo Polvara e Marta Stamerra di Tramm, Valeria Trivini dell’Uonpia, Gianni Lococciolo dell’associazione Foto club Libero Pensiero, Tiziana Nava del Centro Movimento Danza, Valentina Ciresa del Crams, e Antonio Gatti, insieme ad altri insegnanti volontari dell’Istituto Fiocchi. Un gruppo che negli anni ha alimentato un modello pedagogico di prossimità, centrato sulla relazione educativa, utilizzando laboratori esperienziali con valenza trasformativa.

L’associazione teatrale Tramm si è distinta eticamente donando una borsa di studio annuale a una partecipante del Ddif, valorizzando le competenze artistiche come abilità fondamentali per la realizzazione personale.

Durante la cerimonia sono stati presentati i vari laboratori e mostrato un videoclip composto da foto, musica e brano musicale, interamente realizzato dai ragazzi nei laboratori di scrittura, musica e fotografia, un lavoro composito e trasversale.

I giovani partecipanti hanno ricevuto l’attestato di merito, celebrando così un anno vissuto in relazione e crescita. Gli stessi studenti, guidati dal maestro pasticcere Gennuso, nello spazio mostra di Enaip hanno allestito il rinfresco con cibi preparati con le loro mani a conclusione della cerimonia.

I formatori hanno garantito il processo di crescita del gruppo e dei singoli partecipanti, affrontando insieme le difficoltà e sostenendo l’attivazione dell’interesse e la partecipazione in un contesto motivante e validante.

Questo ha permesso di restituire ai giovani nuove opportunità per ri-conoscersi, scoprendo di possedere attitudini personali o talenti inesplorati. I partecipanti, attraverso le attività laboratoriali, hanno esplorato se stessi senza la pressione della performance o delle aspettative sociali.

Una delle chiavi del successo del progetto è stato l’allestimento di contesti esperienziali con le caratteristiche del gioco: giocare sottrae all’ansia di performare che pervade “il mondo là fuori” e sospinge a muoversi e sperimentare. Attraverso il gioco, i giovani hanno esplorato se stessi in un ambiente privo di pressione e giudizio, trovando in teatro, musica, scrittura, pianoforte, canto, fotografia, grafica, informatica, pasticceria e cucina, uno spazio di scoperta personale.

Il progetto ha dimostrato che l’educazione è un’arte che coltiva la speranza, inclusiva e capace di ridare valore comune all’educare, imparare e crescere. Educare è, infatti, l’arte di coltivare speranza e di offrire ai giovani la possibilità di superare le difficoltà, ritrovando il desiderio di esserci e di partecipare attivamente alla propria crescita e al proprio futuro.

I genitori hanno ringraziato il gruppo di lavoro, il Consigliere provinciale Carlo Malugani e Andrea Donegà del Cfp Enaip di Lecco per il lavoro svolto a fianco dei loro ragazzi.

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